500 PERSONE SFIDANO IL TEMPO PER LA 34MA CAMMINATA DELL'AMICIZIA

Il maltempo non ha fermato l'entusiasmo di oltre cinquecento persone, che domenica 7 maggio, sfidando pioggia e vento, hanno camminato fianco a fianco per 9 chilometri, da San Silvestro a Grazie, squarciando il grigiore del cielo con un arcobaleno di palloncini colorati ed una parata di sorrisi contagiosi.

Portatrice di un messaggio d'inclusione più forte di qualsiasi difficoltà, la tradizionale Camminata dell'Amicizia è stata un grande successo, tanto che l'edizione numero trentaquattro, nonostante il freddo, verrà ricordata come una delle più radiose, grazie al calore umano trasmesso da un piccolo esercito della solidarietà, formato da ragazzi disabili, volontari, operatori, famiglie, bambini ed anziani.

La manifestazione si è aperta con i saluti del vescovo Marco Busca, il quale ha paragonato i giovanissimi ospiti della struttura alle perle, ricordando come queste nascano da un granello di polvere penetrato nel guscio dei molluschi. «Il granello provoca dolore, ma allo stesso tempo crea la gemma - ha sottolineato - proprio come accade a questi ragazzi, che sono diventati delle bellissime perle». Monsignore ha proseguito il suo discorso, spiegando che esiste una sorta di liturgia della strada ed augurando una buona camminata a tutti i presenti. «Ogni vostro passo - ha concluso - lascia un'impronta di bene condiviso».

Subito dopo ha preso la parola il sindaco di Curtatone, Carlo Bottani, che ha ringraziato lo staff della Casa del Sole per l'impegno profuso quotidianamente e poi si è rivolto ai presenti dicendo: «I palloncini colorati e i vostri sorrisi fanno bene al cuore».

La presidente della Casa del Sole, Elvira Sanguanini, è salita sul palco per un breve saluto con lo zaino già in spalla, pronta a mettersi in cammino con i suoi ragazzi. «In trentaquattro anni non ho mai mancato ad un appuntamento con la Camminata dell'Amicizia - ha spiegato - L'ho vista crescere e trasformarsi, a poco a poco, in una vera e propria istituzione. E' una manifestazione coinvolgente, che entra nell'anima. Il cammino è metafora della vita ed occasione di confronto e condivisione, che passa anche attraverso lo scambio di torte e panini durante il pasto».

Un rituale che si è ripetuto a mezzogiorno, quando i partecipanti alla marcia, tagliato il traguardo, non hanno voluto rinunciare al pranzo conviviale e l'hanno consumato, nonostante il maltempo, all'aperto, sul prato che si estende dietro al Santuario delle Grazie.

Alla fine anche la pioggia si è arresa e i ragazzi, prima di partecipare alla messa pomeridiana, hanno potuto divertirsi con i giochi e gli spettacoli orchestrati dal Csi di Mantova

 

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