La Villa dei Vetri è la sede storica e istituzionale dell'Associazione Casa del Sole.
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Nel 1966 l'allora vescovo Antonio Poma concesse a Vittorina Gementi, l'utilizzo della struttura per aprire il primo nucleo. La Villa era infatti di proprietà della diocesi e fu acquistata dalla Casa del Sole nel 1997.
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Di lui si conserva memoria come di un uomo generoso, buono, attento ai bisogni della gente. Non aveva famiglia; viveva con lui una governante che partecipava alle sue opere di bene.
Con queste due persone nei primi decenni del secolo, la villa divenne luogo di accoglienza per i bambini. Infatti, il dott. Scarpari istituì una specie di asilo di cui il paese era privo e vi accoglieva i bambini proprio in quei mesi estivi in cui le mamme erano impegnate nei lavori della campagna, unica risorsa allora per quasi tutte le famiglie e spesso una ben misera risorsa.
Il Dott. Scarpari morì nel 1939 e lasciò i suoi beni di S. Silvestro parte al Comune e parte alla Curia Vescovile. Quest'ultima in particolare ebbe la villa, che nel testamento è denominata ''Villa Pace''.
Nell'ultimo periodo della seconda guerra mondiale, il Vescovo apre la villa ai bambini dell' "Istituto pro lattanti e slattati Ernesto Soncini'' di Mantova per sottrarli al pericolo di bombardamenti in città. L'Istituto Soncini accoglie in quegli anni bambini piccolissimi orfani, abbandonati o sfollati provenienti dalle zone dell'Italia del sud divenute teatro di guerra. Le Suore di S. Vincenzo li assistono. Il 23 dicembre 1944, un aereo americano, sgancia una o forse due bombe. E' un sabato, l'antivigilia di Natale. La Villa dei vetri è colpita e tutti vi accorrono. I bimbi sono feriti e spaventati e undici piccoli corpi sono senza vita, insieme a quello di una giovane suora. La gente cerca di liberare e di soccorrere i vivi; le donne portano sulle carriole i bambini nella stalla vicina, l'unico posto caldo. |
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Finita la guerra, la Villa dei Vetri fu abitata dalle famiglie dei contadini che lavoravano l'ortaglia oltre il muretto che richiudeva la villa. Qui il vescovo trascorreva qualche ora nei giorni d'estate, passeggiando e leggendo.
Quando il vescovo Poma, dieci anni dopo, affidò la villa a Vittorina Gementi perché sorgesse qui la prima, piccola Casa del Sole, il degrado era evidente: caduti i vetri, adibiti a serra ed a deposito di attrezzi le stanze del pianoterra, mal ridotti pavimenti, impianti. La ristrutturazione della Villa fu accompagnata dalla trasformazione della stalla vicina a Cappella. Vittorina, infatti, iniziò l'attività pedagogica unitamente alla spiritualità che lei ha sempre ritenuto inscindibile.
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Le maestre che accettarono di collaborare con Vittorina si trasformarono con lei in donne di fatica e operaie per rendere accogliente la nuova sede per i bambini e le loro famiglie. |
E la storia della villa, destinata ad accogliere bambini nella gioia e nella sofferenza, sempre nell'accoglienza, divenne la storia della Casa del Sole. Nel 1985 la Villa dei Vetri fu scelta da Mons. Carlo Ferrari, vescovo emerito di Mantova e grande amico e sostenitore di Vittorina Gementi, come sua residenza per trascorrervi gli ultimi anni della sua vita.