LA PEDANA SENSORIALE

LA PEDANA SENSORIALE
Emozioni vibranti


Da qualche anno, alla Casa del Sole, è presente una stanza interamente dedicata all’attività con la pedana sensoriale. Si tratta di una vera e propria pedana rettangolare di legno sotto alla quale sono collocati dei subwoofer, ovvero degli altoparlanti dedicati alla produzione di suoni e rumori a bassa frequenza che, grazie ad un sistema a trasduzione, a contatto con il legno vengono trasformati in vibrazioni.
L’esperienza della pedana è arricchita dalla presenza di un computer al quale è collegato un proiettore direzionabile. Grazie a questi strumenti, è possibile unire l’ascolto dei suoni e delle vibrazioni alla visione di immagini e video che vengono proiettati sulle pareti della stanza, in base alla posizione che il bambino assume sulla pedana.
Chi la utilizza sceglie un suono, una musica o una serie di suoni che vengono trasmessi dagli altoparlanti e, allo stesso tempo, vengono tradotti in vibrazioni sulla superficie della pedana, stimolando i centri motori ed emozionali e promuovendo la percezione del proprio corpo.
Vivere il corpo in diverse posizioni è uno degli obiettivi principali dei nostri progetti educativi e riabilitativi soprattutto per ragazzi con patologie motorie importanti. La pedana sensoriale è uno strumento che fornisce stimolazioni mirate piacevoli che ci aiutano ad accompagnare i nostri ragazzi in questi percorsi così complessi.
Grazie alle sue infinite potenzialità abbinate alla professionalità e alla creatività degli operatori, la pedana è uno strumento che permette di offrire vere esperienze multi-sensoriali ai nostri ragazzi. Tra gli esempi di attività riabilitative – educative: la musicoterapia, l’ascolto corporeo o il rilassamento proponibili a molti bambini anche con diverse tipologie di disabilità.

Ecco dei racconti di alcune esperienze dei nostri bambini:
I nomi sono di fantasia

Andrea e Luca
Andrea è un ragazzino sordo e con tetraplegia, a cui si è pensato di proporre questa attività per aiutarlo a controllare meglio il capo e a percepire tutto il proprio corpo.  
All’arrivo alla pedana trova ad accoglierlo una posizione confortevole: un puff, imbottito di micropalline di polistirene, dove può stare coricato in posizione prona e canzoni a lui note perché proposte ripetutamente dall’inizio dell’attività. Si passa da melodie più dolci a musiche più ritmate, il tutto accompagnato da un video proiettato sulla parete di fronte a lui.
Andrea ha mostrato fin da subito un grande interesse per questa attività, in particolar modo impegnandosi moltissimo ad alzare il capo per riuscire a vedere meglio i video proposti. Iniziare la giornata sulla pedana gli ha permesso di avere un tono rilassato per lunghi periodi durante l’arco della giornata ed avere uno stato di benessere maggiore, oltre ad un maggior controllo del capo grazie ad una forte attrazione per gli stimoli visivi proposti.
Visto il momento tanto gradito, abbiamo pensato di condividerlo con Luca, un compagno di classe. Coricati supini a guardare il video proiettato sul soffitto, i ragazzi hanno imparato a condividere ciò che conoscevano solo individualmente, cercandosi con lo sguardo e con il contatto fisico. Si sono creati così bellissimi momenti di interazione fra i due compagni; entrambi manifestano un grande piacere nel vivere questa proposta, alternando l’ascolto degli stimoli, del proprio corpo e dei confini di esso, a momenti di grande felicità.

Giovanni
È arrivato il momento della pedana sensoriale!
Giovanni, ragazzino sordo cieco, lo capisce dall’oggetto vibrante che gli mettiamo tra le mani, che anticipa il momento tanto amato.
Ormai conosce a memoria il percorso dalla nostra classe al padiglione in cui si trova la pedana, lo raggiungiamo a piedi e quando entra nella stanza si toglie in autonomia giacca, scarpe e si corica sulla pedana. Rimane in attesa. Sa che da lì a poco partirà la musica, percepisce le vibrazioni sotto di lui, sotto al legno su cui è coricato. Tra suoni gravi, bassi e ritmi più incalzanti, Giovanni rimane in ascolto, il corpo si rilassa, è disteso, coricato supino, il suono lo attraversa in ogni sua parte.
Sperimenta in autonomia i cambi di vibrazione e i diversi tempi musicali cambiando posizione, prima sul fianco e poi prono.
Abbraccia la pedana, appoggia il viso al legno e si gode il momento in autonomia, solo ogni tanto mi cerca con la mano, e allora mi inserisco in questo viaggio musicale facendogli sentire la mia presenza, condividendo con lui il ritmo e l’armonia che si è creata.

Bambini con sindrome dello spettro autistico
Alcuni bambini della nostra classe avevano già conosciuto la pedana sensoriale in percorsi individualizzati e quest’anno abbiamo deciso di strutturare un’attività con obiettivi il rilassamento e l’interazione tra compagni.  In particolare l’abbiamo proposta a coppie di  bambini che all’interno del nostro gruppo si conoscevano poco o per cercare di superare qualche piccola situazione di conflittualità, venutasi a creare nella nostra quotidianità.
Inizialmente catturati dagli stimoli visivi forniti da filmati di grandi dimensioni, i bambini hanno dapprima accettato la condivisione di uno spazio definito, come il rettangolo di legno che costituisce la pedana per godere anche della  piacevolezza del suono tradotto in vibrazione.
L’attività alla pedana ci ha dato la possibilità di ascoltare, percepire e vedere l’armonia della musica, i suoni della natura, i rumori di un effetto speciale cinematografico. Tutto ciò si è tradotto in un’esperienza unica, strutturata in un ambiente ricco di stimoli mirati, che integrasse in maniera armonica e globale le diverse percezioni vissute.
Lo sperimentare una situazione dove poter essere rilassati e maggiormente concentrati sulle sensazioni e la condivisione di una dinamica piacevole e gradevole, ci ha così consentito di poter lavorare sulla regolazione dell’impulsività alla risposta verso gli stimoli, passando gradualmente dal tollerare all’accettare la presenza e la vicinanza dell’altro.

Di Valentina Pernigotti, Elisa Zaffanella, Veronica Noviello, Giorgio Calendi

 

 

Articolo da "raccontami "n 73

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