CARO GIORGIO SARAI SEMPRE NEI NOSTRI CUORI

Nel mese di aprile Giorgio, che per tanti anni è stato volontario alla Casa del Sole è salito in Cielo.
Quelli che seguono sono alcuni pensieri di chi ha avuto il grande dono di conoscerlo e la gioia di condividere tante esperienze con lui ed i bambini e ragazzi della Casa del Sole.

 
Caro Giorgio, ci siamo tutti, siamo tutti a salutarti, in silenzio, a ricordare, a fermare un gesto, una tua parola in un giorno, per tenerla viva, cara.
Tu, hai portato i nostri ragazzi a realizzare con noi soggiorni ed esperienze, a toccare la neve, il mare, i fiori di un parco o gli animali di una fattoria. Hai reso possibili giornate uniche, le gite sono sempre le gite, per tutti: giornate di festa fatte di incontri, di amici, di scoperte ma anche di attenzioni precise.
Caro Giorgio, continua a seguirci sempre con il tuo sguardo azzurro.
Un ricordo: Parco Sigurtà, Giorgio vede che uno dei miei ragazzi in carrozzina osserva gli altri correre sul prato, Giorgio mi chiede il permesso di esaminare la carrozzina e fare una piccola prova e dopo alcuni metri dice "vieni andiamo"...e iniziamo tutti e sei insieme a correre. Euforia e gioia viva dei ragazzi insieme. Ecco Giorgio.
Silvia
 
 
Grazie Giorgio per esserci stato ogni volta che c’è stato bisogno di te.
Grazie per i soggiorni, le gite e i momenti importanti che hai condiviso con i nostri ragazzi e con noi.

Grazie per la gioia e la naturalezza con cui ci hai accompagnati.
Grazie perché la tua presenza mi ha fatto sempre stare tranquillo, per il tuo buon senso e competenza.

Grazie per le chiacchierate sullo sport, sull’attualità, su Casa del Sole.
Grazie per il cammino che hai fatto con noi, per le esperienze che tanti ragazzi hanno vissuto grazie a te, Francesca e tante persone come voi.
Andrea


 
Ciao!
Questa è la parola che tu Giorgio hai sentito risuonare più spesso. “Ciao,” la parola del saluto, quando si parte lasciando qualcuno, dell’incontro quando si arriva in un luogo nuovo, del commiato quando è ora di ripartire e del ritrovarsi quando si ritorna a casa.
Di quanti saluti sei stato testimone: i saluti, talvolta con gli occhi lucidi delle mamme che ci affidavano i bambini per i soggiorni, dei bambini che muovevano le braccia per salutare le mamme, i saluti alle persone e ai luoghi che ci avevano ospitato, gli abbracci pieni di emozioni al ritorno.
Si tu sei stato con noi non solo come autista nelle gite in giornata ma anche durante i nostri bellissimi soggiorni.
Eri la mia sicurezza. Quando mi veniva un’idea, un’esperienza che avrei voluto proporre al gruppo chiamavo prima te per capire se fosse stata fattibile, in termine di distanza, di tempistica. Tu sapevi calcolare tutto e trovare la soluzione migliore. Capivi al volo le mie intenzioni, i mie obiettivi, le mie preoccupazioni e conoscendo luoghi e strade sapevi subito darmi la risposta. Ormai ti chiamavo anche se personalmente dovevo andare in un posto nuovo, per farmi indicare il percorso più conveniente per me.
Con te ero tranquilla. Eri si l’autista ma eri anche l’Educatore, l’amico con cui abbiamo condiviso tante esperienze. Sei sempre stato disponibile, l’unica tua richiesta era “mi farebbe piacere venisse anche mia moglie, non vorrei più lasciarla sola come quando andavo a lavorare”. Giorgio e Francesca erano per noi compagni di viaggio a tutti gli effetti! E’ sempre stato un piacere stare con loro perché era sempre evidente il loro piacere di stare con noi, educatori, ragazzi e ragazze.
La tua presenza è sempre stata attenta, premurosa, delicata, discreta. Il tuo sorriso mite era un incoraggiamento per tutti ma sempre ti mettevi a disposizione per stare accanto ai ragazzi e bambini più in difficoltà, ai ragazzi che camminavano lentamente e avevano bisogno di un sostegno, o ai ragazzi dei quali spingevi la carrozzina con amore.
Con te abbiamo scalato montagne, e non solo in senso metaforico! Abbiamo portato in luoghi impensabili i nostri ragazzi, ma sempre in sicurezza perché tu, sempre prudente, prima vagliavi ogni aspetto, ostacoli ed opportunità.
Quante volte hai fatto il tragitto a piedi due volte o di corsa per andare a riprendere il pulmino per evitare che i ragazzi si bagnassero con la pioggia o si stancassero troppo!
Quante belle esperienze: sulla slitta a Folgaria per tanti anni, a Passo Coe con la scuola speciale di sci, sul Lago di Lavarone d’inverno e d’estate, per togliere ogni dubbio a Belkise che non credeva che sotto la neve ci fosse un lago ghiacciato, a Bolzano , al mare, a Roma ed ad Assisi. Di ogni soggiorno, di ogni uscita potrei citare tantissimi episodi. Mi piace ricordare Giorgio e Francesca prima di cena quando intrattenevano le ragazze e i ragazzi per permetterci di fare una doccia, dopo cena quando giocavano con noi a tombola o partecipavano alla realizzazione del cartellone di sintesi della giornata. Momenti semplici, ricchi di serenità e condivisione autentica.
In questi giorni riguardando le fotografie di questi soggiorni ho rivisto ragazzi e ragazze delle diverse classi avute in tanti anni alla Casa del Sole. Ho rivisto luoghi, persone incontrate, esperienze fatte. Ho rivisto te, impegnato con i ragazzi. Ciò che però mi è rimasto più impresso sono le espressioni piene di emozioni dei ragazzi e delle ragazze nei vari momenti della giornata: lo “stordimento o la prontezza” al risveglio, la gioia negli occhi, il sorriso di chi sta combinando qualcosa, lo sguardo di complicità o di sorpresa, la fatica e la soddisfazione della riuscita…Guardando le foto mi sono detta “sono queste le cose che danno colore alla vita, che segnano la vita dei nostri ragazzi, non tanto le schede di matematica ed italiano”.
E tutto questo è stato possibile grazie a te e con te!
Ciao Giorgio! Spero che in qualche modo tu possa continuare a guidarci anche da Lassù…
Marisa


 
Per vent'anni Giorgio hai accompagnato i nostri bambini e ragazzi in moltissimi luoghi: dal più vicino "Grazie di Curtatone" al più lontano "Roma, Weingarten, montagna.. mare" con la tua grande professionalità ma soprattutto con la gioia di donarti.
Oggi siamo noi che vogliamo accompagnarti nel tuo viaggio con le nostre parole, i nostri ricordi, le nostre foto, i nostri tanti grazie. Per chi è credente, ne siamo certi, che tu Giorgio come Vittorina, il dottor Cantadori, Dario e tanti altri bambini e ragazzi ci hai preceduto nella casa del Padre.
Nell'anno 2000 sei entrato nell'ufficio dei volontari e hai dato la tua disponibilità per accompagnarci nelle uscite (il lavoro da autista che hai fatto per tutta la vita all'Apam lo volevi regalare alla struttura Casa del Sole).
In questi 22 anni sei diventato: l'Amico con la A maiuscola sempre pronto a dire di sì alle chiamate che, sia Teresa prima che Anna poi, ti facevano per chiederti se eri libero per un’uscita; l'educatore perché con estrema delicatezza e rispetto ti affiancavi a noi durante tutta l'uscita/soggiorno per spingere le carrozzine, per tenere per mano chi ne aveva bisogno, per conversare su tematiche inerenti gli interessi dei ragazzi.
Sei riuscito anche a coinvolgere la tua famiglia, anche la tua cara moglie Francesca spesso ti accompagnava in queste uscite. Sarà difficile dimenticarti anzi impossibile. Il giorno del tuo commiato ti abbiamo inviato un grande biglietto che raccoglieva i pensieri di tanti di noi,  nella prima pagina c'era anche questa frase di un celebre allenatore americano (Vince Lombardi): "Pochi sono gli uomini di squadra perché solo pochi sono così grandi da pensare al bene comune prima che a sè stessi". Giorgio, questa frase rappresenta ciò che tu sei stato per tutti noi.
Antonella

 


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