DARIO DALLA CASA DEL SOLE 10- SPERO DI INCONTRARE UN PO' PIù DI CASA DEL SOLE NEL MONDO

 

Tra i tanti post simpatici che mi sono arrivati in questi giorni, proprio ieri sera ne ho ricevuto uno, dal tenore più serio, che recitava più o meno così: "prima avevamo le persone e non avevamo il tempo, ora abbiamo molto tempo ma non abbiamo, accanto a noi, le persone con cui spenderlo...".

 

Parole lette con gli occhi da un display e scese dritte al cuore perché hanno dato voce ad un pensiero che mi frullava nella mente dall'inizio di questa brutta storia, ma che fino a quel momento aveva ancora contorni confusi e nebulosi.

 

Sarebbe veramente stupido fermarci alla drammaticità di questa pandemia e limitarci solamente agli scongiuri, sperando che finisca tutto il prima possibile. È nostro dovere invece trarre un insegnamento da questa esperienza e in quel post viene sintetizzata una lezione che dovrebbe far aprire gli occhi a tutti quanti noi.

 

Siamo tutti presi dal fare, dal produrre, dal primeggiare, dal voto, dalla prestazione a tal punto da spendere gran parte del nostro tempo per perseguire questi obiettivi a discapito delle relazioni.

 

Non abbiamo tempo per i nostri amici quando questi hanno bisogno di un aiuto vero e non solo di qualche like su Instagram; non abbiamo tempo per i nostri figli perché la sera siamo stanchi morti; non abbiamo tempo per i nostri vicini di cui a malapena conosciamo il nome e che speriamo non suonino mai al nostro campanello ...

 

Adesso che non vediamo l'ora di rincontrare i nostri amici, ora che con i nostri figli trascorriamo giornate intere e stiamo imparando a conoscerli per davvero, ora che abbiamo imparato il nome dei nostri vicini perché sono le uniche persone con cui è possibile fare due chiacchiere (rigorosamente a distanza!), forse abbiamo davvero l'opportunità di capire il vero valore delle relazioni.

 

In questo certamente l'esperienza della Casa del Sole mi pone in una posizione privilegiata nel capire questo insegnamento perché da sempre la nostra mission da educatori non è certo il "fare" bensì il benessere dei nostri ragazzi, che non sempre passa dal "fare" ma passa invece sempre, necessariamente, prioritariamente, dalla relazione.

 

Mi auguro quindi che questo periodo di quarantena, di preoccupazione e sofferenza possa muovere la coscienza di tutti e quando finalmente potremo riaprire le porte di casa, spero, in un certo senso, di incontrare un po' più di Casa del Sole nel mondo!

 

 

 

Marco

 
Clicca per inviare l'articolo via email a un amico
Indietro